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Descrizione

Il fiore all’occhiello di Nosate è senza dubbio l’antica chiesetta di Santa Maria in Binda, che sorge isolata, in una posizione incantevole, fra i prati che giacciono sotto la costa del paese.
La costruzione, di origine longobarda, risale al VIII secolo e prende il nome dalla località ove sorge. Binda in longobardo significa "striscia di terra", ovvero la striscia di terra tra la costa del paese ed il Ticino.
In origine dedicata al culto dei morti, questa chiesa aveva una funzione funeraria, si pensi che ancora nel 1680 e nel 1788 si registrano sepolture effettuate in Santa Maria in Binda. A conferma di ciò, nel 1904 in occasione dello scavo del vicino canale, furono rinvenute anche parecchie tombe contenenti oggetti del periodo longobardo, oggi conservati al museo del Castello di Milano.
La fede e la devozione per la chiesetta sono vivissime nei nosatesi e nelle popolazioni dei paesi vicini, ne sono testimonianza i quadretti e gli ex voto per grazia ricevuta, con ricami in seta eseguiti nel 1903, 1907, 1951, appesi nel Santuario di Santa Maria in Binda.
La chiesa, nel tempo ha subito alcuni ampliamenti, ultimo dei quali la costruzione dell’elegante campanile neoromanico sul fianco meridionale, datato 1926.
Di notevole pregio sono anche gli affreschi, risalenti al 1500, che ornano le pareti interne della chiesetta. All’ingresso è disponibile una pubblicazione che, oltre alla storia, descrive tutti gli affreschi.
Anno XIV, numero 38 - "Contrade Nostre", Direttore editoriale Roberto Leoni, Direttore responsabile Giuseppe Leoni.

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